Aucan - Stelle fisse (CD)

12.90

1. Disgelo
2. Friends
3. Errors
4. Loop Layers
5. Disto
6. Above Your Head
7. Grime 3
8. Light Sequence
9. Outer Space
10. Cosmic Dub

Kowloon Records / La Tempesta Dischi
CD/LP/Digital
November 20 2015

"Stelle Fisse" esce a distanza di 4 anni dai precedenti "Self Titled", "Dna" e "Black Rainbow", dischi che li hanno portati con oltre trecento date sui palchi di mezza Europa consacrandoli, grazie alla miscela di elementi acustici ed elettronici, come uno dei migliori live acts in circolazione. Gli Aucan hanno diviso il palco con Matmos, Rioji Ikeda, Fuck Buttons, Chemical Brothers, Tricky, Black Heart Procession, Placebo (su invito personale), e collaborato fra gli altri con Shigeto, Otto Von Schirach, Verdena, Scorn, Zu, e Dalek.

"Stelle Fisse" è il risultato di una lunga sperimentazione in studio, basata sull'utilizzo di synth, campionatori e drum machines. Una ricerca musicale e sonora grazie alla quale gli Aucan gettano le fondamenta del proprio sound, miscelando elementi della UK garage e del post-dubstep inglese con un approccio più minimale e pulito, berlinese, unendo sapientemente samples di voce pitchata (ma registrata live) con le malinconiche linee di synth dissonanti già presenti nel disco del 2010 "Dna Ep".

Il suono è analogico/elettronico ma umano (come nei lavori dei maestri dell'elettronica da ascolto Boards Of Canada o Moderat). Caldo ma al tempo stesso trasparente e definito, ampio, morbido. Le armoniche generate dalle percussioni distorte si stendono sui bassi profondi dei sample deep techno. Le voci (registrate live reinterpretando con pitch e slicing la lezione di Burial) spariscono nei riverberi sterminati, fondendosi con la texture dei synth. Timbri speciali di fiati sintetici e bassi in modulazione FM disegnano un mondo etereo, ambientato probabilmente nello spazio primordiale, prima dell'esistenza stessa dell'uomo o delle macchine.

Il titolo è un'ode a ciò che nel rush delle nostre vite nonostante tutto non cambia, i punti di riferimento che esisteranno per sempre, quelle stelle fisse così lontane ma giusto sopra la nostra testa.