Ninos du Brasil - Vida Eterna (CD)

12.90

La Tempesta International / Hospital Productions

Tracklist: 1. O Vento Chama Seu Nome / 2. No Meio Da Noite / 3. Condenado Por Un Idioma Desconhecido 4. Algo Ou Alguem Entre Es Arvores / 5. O Som De Ossos / 6. A Magia Do Rei II 7. Em Que O Rio Do Mar Se Torna / 8. Vagalumes Piralampos (feat. Arto Lindsay)

Prodotto da Rocco Rampino, aka Congorock, ‘Vida Eterna’ è electro-batucada, cumbia percussiva ed elettronica tribale, un passo in avanti rispetto ai precedenti full lenght ‘Muito N.D.B.’ (2012) e ‘Novos Misterios’ (2014) e una conferma dello splendido segnale arrivato solo lo scorso anni con il singolo pubblicato per DFA Records, label di proprietà di James ‘LCD Soundsystem’ Murphy.

Al nuovo album dei Ninos Du Brasil ha partecipato in veste di ospite sul brano 'Vagalumes Piralampos' Arto Lindsay (eroe della No Wave newyorkese, amante di sperimentazione sonora e musica brasiliana).

A partire dall'immagine di copertina, un pipistrello volante con bocca spalancata dipinto dall'artista britannica Marvin Gaye Chatwynd, proseguendo con i titoli della canzoni e la fitta trama di basi synthetiche è chiaro che 'Vida Eterna' è concepito come un percorso senza tregua attraverso una giungla notturna, umida ed impervia, popolata da creature che traggono dal buio e dalla notte la loro energia vitale. Immaginiamo quindi una foresta quasi impenetrabile, su cui sta per calare l’oscurità. E con essa c’è il risveglio di un mondo, rimasto nell’ombra per tutte le ore del giorno. Un mondo fatto di creature il cui senso più sviluppato non è certo la vista. È ben altro.

Le due tracce di apertura, ‘O Vento Chama Seu Nome’ e ‘No Meio Da Noite’, suggeriscono l'incipit del viaggio di ‘Vida Eterna’ attraverso una natura rigogliosa, caotica ed animata dove anche il vento sembra inseguirci chiamandoci per nome. Esplode all'improvviso la terza traccia, ‘Condenado Por Un Idioma Desconhecido’, primo singolo del nuovo album e apertura ad influenze medio orientali oltre che alle ritmiche del carnevale brasiliano.

I brani di ‘Vida Eterna’ si susseguono in un crescendo fatto di ritualità spaventose quanto liberatorie in cui non mancano intrecci strutturali, percussioni registrate in presa diretta (woodblocks, lamiere, bombole del gas, carrelli della spesa, hang drum, timpani, congas, maracas, bottiglie e molto altro… ), voci incalzanti ed impazzite e batterie vere e proprie. La varietà dei suoni e la loro combinazione sono ricche e ben equilibrate ed il disco scorre liquido, facendosi strada nella notte in quella foresta che, inizialmente impenetrabile, adesso rivela uno spiraglio.

La penultima traccia ‘Em Que O Rio Do Mar Se Torna’ consacra la riuscita dell’impresa: eludere la foresta e trovare una via d’uscita per lasciarsela alle spalle, andando incontro ad un nuovo elemento: l’acqua laddove quella dolce incontra quella salata. Ed è proprio questa che viene evocata nella traccia finale ‘Vagalumes Piralampos’, le cui parti vocali sono affidate ad ARTO LINDSAY. Nessuno meglio di Arto poteva chiudere il percorso esplorativo dei nuovi Ninos du Brasill, dando una visione differente alla carica della band e gettando luce sul futuro che seguirà la ‘Vida Eterna’.